di ILARIA FORTUNA
All’inizio di questo nuovo anno mi è capitato di trascorrere un weekend nella bellissima Vienna e, come già mi era successo ad Amsterdam un paio di anni fa, sono rimasta subito piacevolmente impressionata dall’organizzazione e dal funzionamento della “macchina turistica”. Anzi, a dire la verità, in entrambe le occasioni sono rimasta colpita già nella fase pre-viaggio.
Ebbene sì, non ero ancora partita e queste due città mi avevano già rapito il cuore. Mi riferisco alla fase di pianificazione, che si è rivelata molto piacevole e divertente.
Il viaggio ad Amsterdam è stato un regalo ricevuto in anticipo, quindi, ho avuto abbastanza tempo per organizzare e decidere cosa vedere e quando. Ricordo di aver pensato: «Chissà se c’è un’”app” dei trasporti o una in cui poter consultare le mappe?». Ebbene, la fatidica “app” esisteva eccome!
Nello “store” del mio telefono cellulare ne avevo trovata e scaricata più di una. Non nascondo che una di queste era addirittura la mappa delle toilette pubbliche o degli esercizi commerciali in cui si poteva chiedere di usare il bagno!
Come per Amsterdam così per Vienna, ho provato una grande soddisfazione nell’utilizzare le “app” dei rispettivi sistemi di trasporto, ed essendo abituata a quelli italiani molto precari, sono rimasta sbalordita, non facevo che ripetermi: «E’ mai possibile?»
Si tratta di “app” davvero ben sviluppate, dettagliate e di facile comprensione, dove è possibile cambiare lingua e acquistare uno o più biglietti online, anche in date successive. Riportano il binario e l’orario esatto di arrivo e di partenza del treno, tram o metropolitana, proponendo anche percorsi alternativi. Offrono la possibilità di consultare la mappa offline, senza collegarsi ad internet, e consentono, inoltre, la ricerca del mezzo di trasporto desiderato partendo dal nome di una fermata.
Da notare che l’”app” dei trasporti di Amsterdam riporta i percorsi e i punti di noleggio delle biciclette, una delle icone dell’Olanda. L’”app” dei trasporti di Vienna, invece, oltre a riportare i percorsi, indica i punti di noleggio dei nuovissimi monopattini elettrici!
Questo entusiasmo che mi ha accompagnato in entrambi viaggi, però, si è trasformato in tristezza al momento del ritorno. Eh già, la magia finisce e si torna alla normalità di tutti i giorni. Ma non era questo ciò che mi rattristava, bensì una domanda fissa che ritornava: «Quale efficienza del sistema dei trasporti trovano i turisti che vengono in Italia?».
In realtà le domande, poi, sono diventate parecchie… «Riusciremo mai noi italiani a organizzarci allo stesso modo?», «Come si sposta un turista in Italia?», «Perché non siamo così “avanti” come molti Paesi esteri?». La sfilza degli interrogativi potrebbe essere, ahimè, molto lunga.
Riflettendo: “Che cosa offriamo ai turisti dal punto di vista organizzativo e funzionale? Certo, ci sono molti romantici che preferiscono “perdersi” in vicoli e vicoletti, o fermarsi in angoli suggestivi e solitari. Tuttavia, uno strumento di riferimento o di supporto alla pianificazione, seppur minima quale un'”app”, del proprio viaggio, farebbe piacere anche al turista più romantico.
I trasporti, si sa, sono una delle note dolenti del nostro Paese, che si tratti di grandi città o di piccole realtà. Un Paese che vanta mete turistiche invidiate da tutto il mondo deve necessariamente fare dell’”inclusione turistica” il suo biglietto da visita. Il turista va ingolosito, coccolato e mantenuto, va accompagnato nel suo viaggio ancor prima del suo arrivo.
C’è bisogno di tante e nuove idee per rinfrescare questo settore così importante, servono strumenti al passo con i tempi, serve innovazione, ecco. E servono anche piccoli gesti di cordialità.
Come l’addetto delle ferrovie che, appena fuori la stazione di Amsterdam, ci chiese se avessimo bisogno di aiuto, perché, avendoci visto con la mappa in mano per un po’, credeva che ci fossimo persi.
Documentazione fotografica di Ilaria Fortuna
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