NAZISMO E “COLLABORAZIONISMO”: DRIES RIPHAGEN

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di MARA PRINCIPATO

Per non dimenticare

Dries Riphagen nacque ad Amsterdam il 7 settembre 1909. E’ noto soprattutto come criminale e per aver collaborato con i nazisti nel corso dell’occupazione tedesca dell’Olanda avvenuta durante la II Guerra Mondiale.

Da giovanissimo andò a lavorare negli Stati Uniti alla Standard Oil, dove entrò in contatto con i circuiti criminali di New York. Al suo ritorno nei Paesi Bassi, Riphagen aderì al Partito Nazionale Socialista Olandese anti-Semitico. Dries è stato una figura di spicco nel mondo “sotterraneo” di Amsterdam, amava gioielli, pietre costose e gioco d’azzardo.

Durante l’occupazione ha intrattenuto rapporti con diverse autorità tedesche. Fu membro della “Sicherheitsdienst Colonne Henneicke”, gruppo di collaborazionisti olandesi che operavano nella divisione investigativa dell’Ufficio Centrale per l’Emigrazione Ebraica. Il suo compito consisteva nel dismettere beni di proprietà degli ebrei consegnandoli ai nazisti, in cambio gli veniva riconosciuto il 10% del loro valore. Dries da “doppiogiochista” aveva trovato persino modo di instaurare rapporti di “amicizia” con gli ebrei, cui rubava una parte di gioielli prima di affidarli alle autorità tedesche.

Nel maggio 1945, in seguito ad una segnalazione anonima, Riphagen fu collocato agli arresti domiciliari. Nel febbraio 1946 riuscì a fuggire da Paesi Bassi raggiungendo l’Argentina dove fece amicizia con il Presidente Juan Domingo Perón.

Dopo la “Revolución Libertadora” che nel 1955 depose Peron da Presidente, Riphagen lasciò l’Argentina per l’Europa, risiedendo soprattutto in Spagna, Germania e Svizzera. Nel 1973 morì di cancro in una clinica Svizzera a Montreux, senza essere stato mai condannato per i propri crimini.