di ANTONIO SPOSITO
Recentemente ho visitato la costiera cilentana dove paesaggi di rara bellezza assumono un incanto pittorico, dove è difficile immaginare che la malvagità esista.
A volte la bellezza e il male convivono. La dualità dell’essere umano suggerisce che la bellezza può coesistere con la potenziale inclinazione verso il male.
Il rapporto tra la “bellezza”, il “male” e il “bene” è un tema ampio e complesso, oggetto di riflessioni filosofiche, artistiche, letterarie, sociologiche. In assenza di una prospettiva morale ed etica universale, un “imperativo categorico” kantiano che si impone, le interpretazioni variano a seconda dei modelli sociali, antropologici, religiosi dominanti.
Ritornando al mio viaggio, quando seguo un itinerario cerco di individuare per istinto giornalistico, sociologico e storico le fattezze dei luoghi in cui mi trovo, gli avvenimenti che li hanno caratterizzati. Ebbene soffermandomi ad Acciaroli non ho potuto esimermi dal ricordare Angelo Vassallo (il “sindaco pescatore” tragicamente assassinato il 5 settembre 2010 poco distante dalla sua abitazione).
A tal proposito, mi sono recato sul luogo dell’omicidio e al porto dove è stata deposta una targa commemorativa. Ricordare è un impegno civico.
Angelo Vassallo è stato sindaco di Pollica (Acciaroli è una frazione), comune italiano in provincia di Salerno, per tre mandati (dal 1995 al 1999, dal 1999 al 2004 e dal 2005 al 2010). Il 30 marzo del 2010 fu rieletto come unico candidato per un quarto mandato. Era noto per le sue iniziative legate alla sostenibilità ed alla tutela ambientale in armonia con la natura ed alla promozione della cultura locale. Durante i suoi mandati ha implementato progetti per la valorizzazione del territorio che voleva difendere dalle logiche criminali dedite allo spaccio di droga legato alle attività del porto di Acciaroli e dalle speculazioni urbanistiche.
L’omicidio ha avuto un impatto significativo sulla comunità locale suscitando grande sgomento, sollevando numerosi interrogativi sulla protezione degli amministratori locali rispetto alla criminalità organizzata e ai politici collusi. La vicenda è controversa. L’attentato di possibile matrice camorristica è tuttora oggetto di indagini da parte della magistratura tesa all’individuazione dei colpevoli e al comprendere il movente dell’omicidio. Dodici anni dopo, nel luglio 2022, vengono indagate nove persone: due legate alla camorra, quattro imprenditori, tre carabinieri e persino il fidanzato all’epoca della figlia.
In conclusione, la figura di Angelo Vassallo rimane incancellabile nella memoria di Pollica e degli italiani. Il suo impegno civile e politico, la sua abnegazione sono un esempio. Il dolore per la sua perdita è ancora vivo, la sua eredità è un lascito indelebile che continua a ispirare coloro che perseguono la legalità, l’integrità morale, la dedizione alla collettività. E’ un simbolo di speranza che continua ad albergare nel cuore delle persone che lo hanno apprezzato come uomo e come politico.
Nel 2016 al sindaco “pescatore” è stato dedicato un film per la televisione dal titolo omonimo, diretto da Maurizio Zaccaro, interpretato da Sergio Castellitto.